Viaggiare con Charumati ai tempi del coronavirus: Sicilia

PRIMO APPUNTAMENTO
ITALIA – SICILIA

Sono stata sull’isola ben 3 volte, cominciando dalla meravigliosa Sicilia barocca con le sue città museo. Base fissa per 15 giorni in una bella dimora di un Albergo Diffuso a Scicli. Si esatto, proprio dove vengono girate le puntate del tanto amato e seguito MONTALBANO! Meravigliose le città di Modica, Ragusa, Noto e Siracusa. Nel cuore ho sicuramente il borgo di Marzamemi e il bellissimo castello di Donnafugata.

Entusiasta dell’isola, l’anno dopo decido con mio marito di visitare la zona dell’ETNA: imponente a volte rassicurante altre volte minaccioso che ti guarda ovunque tu vada e che al tramonto regala immagini indimenticabili.
Bellissime le gole dell’Alcantara, i Monti Nebrodi e ancora Taormina. E poi, in giro nei luoghi dei MALAVOGLIA: Acitrezza e Acicastello e Acireale.

Ultima tappa la zona di Trapani con Erice e San Vito lo Capo. Da Castellammare del Golfo abbiamo fatto anche una visita giornaliera (d’obbligo!!) nella selvaggia e soleggiata isola di Favignana. Giro rigorosamente in bici!

Insomma che dire, la Sicilia è un’isola meravigliosa, tra arte, cultura, ottimo cibo e belle spiagge. Parchi Naturali e Riserve dove fare del trekking ammirando paesaggi mozzafiato.
E la gente davvero generosa e cordiale con tutti!

CIAK SI GIRA

L’UOMO DELLE STELLE, di Tornatore del 1995 (nominato all’ Oscar nel 1996 come miglior film straniero), con Sergio Castellitto nei panni di un falso talent scout che gira tutta l’isola alla ricerca di nuove stelle. Tra le location più suggestive ricordiamo Ragusa, Monterosso Almo, i ruderi di Poggioreale, l’area archeologica di Morgantina e Marzamemi.


MY NAME IS TANINO, di Paolo Virzì girato a Castellammare del Golfo, San Vito Lo Capo, New York, Toronto. E’ una commedia italiana che racconta le vicende di un ragazzo siciliano chiamato da tutti Tanino, ovvero Gaetano Mendollia. Il giovane uomo ha diversi sogni nel cassetto, ma il numero 1 rimane sempre il voler diventare un regista di successo nonostante provenga da un piccolissimo paesino. Tanino si complica la vita quando conosce una ragazza americana della quale si innamora rapidamente, ma la donna ben presto dovrà tornare nel suo paese Natale, lasciando il ragazzo nuovamente solo…

L’ARTE DI LEGGERE

I LEONI DI SICILIA. Avvincente romanzo che racconta il percorso dell’ascesa commerciale e sociale della famiglia  Florio (ancora oggi Cognome importantissimo e rinomato) con le sue tumultuose vicende private, sullo sfondo degli anni più inquieti della Storia italiana – dai moti del 1818 allo sbarco di Garibaldi in Sicilia. Un romanzo divenuto un bestseller di Stefania Auci.


IL GATTOPARDO  di Tomasi di Lampedusa, un vero e proprio classico divenuto nel tempo un grande romanzo storico e un film di successo di Visconti.

Tratto dal libro: “In nessun luogo quanto in Sicilia la verità ha vita breve: il fatto è avvenuto da cinque minuti e di già il suo nocciolo genuino è scomparso, cammuffato, abbellito, sfigurato, oppresso, annientato dalla fantasia e dagli interessi; il pudore, la paura, la generosità, il malanimo, l’opportunismo, la carità, tutte le passioni – le buone quanto le cattive – si precipitano sul fatto e lo fanno a brani; in breve è scomparso”.

Se volete leggere invece I MIEI RACCONTI DI VIAGGIO  nella Sicilia Barocca (il primo amore non si scorda mai…!!) cliccate sui  seguenti due link:

http://www.charumati.it/2017/08/02/sicilia-barocca-arte-natura-sapori-styled-barbara/

http://www.charumati.it/2017/08/07/sicilia-barocca-un-tuffo-nelle-bellezze-siciliane/

PROSSIMO APPUNTAMENTO
MERCOLEDI’ PROSSIMO.

PER DOVE? SORPRESA!

 

 

 

Sicilia Barocca: un tuffo nelle bellezze siciliane-Styled by Barbara

Sicilia Barocca: incontro tra arte, natura e sapori mediterranei- 2a parte

Ripartiamo con il mio viaggio siciliano da Ragusa! 

Divisa in Ragusa superiore, la parte nuova e Ragusa ibla, il vero prestigioso centro storico che possiede ben 14 siti Unesco, la cittadina è un labirinto di vie in pietra e scorci meravigliosi su palazzi antichi e ancora tantissime chiese barocche.

Da subito, col naso all’insù per ammirare le bellezze artistiche dei palazzi e delle chiese, mi perdo nel dedalo di vicoli della città.

Inizio il mio tour da Ragusa ibla, dal basso quindi e inizio ad esplorare i carrugi e le piazzette fino ad arrivare a Piazza Duomo, la piazza principale. Qui la cattedrale di San Giorgio dalla cupola azzurra svetta in tutta la sua magnificenza e sontuosità.

Arrivo fino al giardino ibleo, per risposarmi un po’ dalle salite e discese del centro e attendo il bus pubblico che mi porta a Ragusa superiore. Da qui, ridiscendo per la caratteristica Salita Commendatore, un percorso di scale panoramico e passaggi ad arco…Magnifici gli scorci e il panorama su Ragusa Ibla. Un colpo d’occhio meraviglioso!

Nel percorrere il tragitto mi imbatto anche in una mostra fotografica temporanea gratuita  all’ interno di un antico palazzo sulle bellezze della Terra e gli effetti climatici su di essa! Un insieme di foto scattate da giovani artisti in giro per il  mondo. Questa è solo una delle tante iniziative che Ragusa offre ai visitatori!

E ora è il turno di Siracusa, una bellezza senza tempo! Prima di visitare la città faccio prima un tuffo nel mondo classico ed entro nel Parco Archeologico della Neapolis. Mi dirigo subito verso  il teatro greco, da dove si gode di un panorama meraviglioso, poi è la volta della cava di calcare da cui furono estratte le pietre per costruire l’antica città ed infine la gigantesca grotta chiamata Orecchio di Dioniso. Questo e molto altro all’ interno del sito che vi invito a scoprire!

E poi c’è Ortigia, l’isoletta collegata con due ponti alla terraferma che rappresenta il  gioiello di Siracusa. Anche qui troviamo una miriade di stradine, vicoli, palazzi che portano in piazza Duomo, una delle piazze barocche più belle! La piazza fu costruita sopra l’antica Acropoli. Potrei definire questa meraviglia, l’arte nell’arte!

Arrivo fino alla punta dell’isola per ammirare il mare e la meravigliosa fontana leggendaria: Fonte Aretusa un verdissimo bacino d’acqua circondato da rigogliose piante di papiro. Ritorno indietro passando dal quartiere della Giudecca, affascinante vecchio ghetto ebraico, con botteghe e vicoli antichissimi.

Sono le 14.30 e decido di fermarmi a mangiare un ottimo panino con prodotti tipici in una  delle diverse salumerie tradizionali di fronte al mare! Scelgo quella dei Fratelli Burgio che con la loro cortesia mi fanno assaggiare a tutti i costi la loro caponata…semplicemente divina!

Dopo tutte queste città barocche, mi viene voglia di visitare un piccolo villaggio di pescatori: Marzamemi. A dire il vero lo definirei un “raffinato” villaggio di pescatori. Si, perché sulla bellissima piazza si affacciano wine bar, trattorie e stuzzicherie dal sapore chabby chic. Meta tranquilla e romantica per trascorrere qualche ora in relax, seduti su poltroncine e comode sedie degustando un buon nero d’avola e stuzzicando il famoso “pane cunzato”!

Eccomi ad Agrigento o meglio alla magnifica Valle dei Templi. Non più nella Sicilia barocca ma il sito è una tappa obbligata! 

È’ Inutile dire che ci vogliono, scarpe comode, cappello, crema solare, occhiali da sole e tanta tanta acqua! Detto questo, le rovine lasciano a bocca aperta. Già dalla strada, si ergono imponenti i templi e i resti dell’antica città di Akragas che dominano tutta la valle. Quelli  più famosi e meglio conservati sono il Tempio di Giunone e il tempio della Concordia ma tutto il sito merita di essere esplorato.

Un percorso nella storia che ti fa tornare indietro nel tempo. Un’ atmosfera particolare e una sensazione di grandiosità mi invade. Sapere di camminare tra templi e resti risalenti fino al 430 a.c mi affascina e mi emoziona! 

Anche i giardini di Kolymbetra, gestiti dal Fai, sono degni di un tour. Infatti decido di entrare e trovare riparo all’ombra dei rigogliosi giardini. Il bello è che si trovano tra una spaccatura naturale dalle pareti di tufo che un tempo era un bacino idrico e che serviva insieme alle mura a fortificare la città. Poi venne interrato e adibito a terreno agricolo, successivamente venne trasformato in frutteto e orto.

Oggi comprende oltre 300 specie di piante tra cui i famosi agrumi, mandorli, pistacchi, chinotti e molto altro.  Ci sono alcune panche disseminate per i frutteti  e mi sono riposata dalla giornata lasciandomi inebriare dai profumi dei limoni, del mirto e dei bergamotti!

La mia avventura siciliana quest’anno finisce qui ma è solo l’inizio…

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Sicilia,  una meta italiana che tutti ci invidiano per i magnifici siti artistici, la cucina genuina dai sapori intensi, il mare turchese e cristallino e il calore dei simpatici e cordiali siciliani! 

Sicilia Barocca: arte, natura e sapori-Styled by Barbara

Sicilia Barocca: incontro tra arte, natura e sapori mediterranei

1 puntata

Siamo nell’ angolo sud orientale dell’ isola dove un gruppo di cittadine collinari tutte vicine tra loro, rientrano meritatamente nel Patrimonio dell’Umanità dell’ Unesco.

Da dove partire? Beh, ho scelto la graziosissima  Scicli come luogo d ‘appoggio per visitare le meraviglie della zona. Scicli, ai più conosciuta grazie alla fiction di Montalbano, è una vivace cittadina ricca di chiese meravigliose e di un piccolo centro storico davvero suggestivo.

Viuzze che ospitano enoteche, ottimi ristoranti, gelaterie e piccole e raffinate boutique di abbigliamento e artigianato locale.

Proprio a Scicli si sviluppa “l’Ospitalità Diffusa”, un modo nuovo di concepire il significato di ospitalità verso il turista. Davvero fantastico! 

L’ “Ospitalità” comprende in primis alberghi  e appartamenti in dimore di charme, ed è in una di queste che ho alloggiato per tutta la mia vacanza! 

La cortesia, la passione per il proprio territorio e il calore delle persone che ci lavorano mi hanno permesso di conoscere bene questa magnifica parte dell’ isola e di fare delle esperienze “unconventional”….

Da Scicli arriviamo a Modica, città conosciutissima per l’ eccellenza del cioccolato! Modica, chiamata anche la città dalle 100 chiese, è ricca di luoghi di culto, un vero museo a cielo aperto.

Due sono le chiese che più mi sono piaciute per imponenza e maestosità: la Cattedrale di San Pietro in cima ad una scalinata delimitata dalle statue degli apostoli a grandezza naturale nel corso principale a Modica bassa e la magnifica Chiesa di San Giorgio. Anch’essa  con una bellissima e lunga scalinata da dove poter ammirare dall’ alto la bellissima città vecchia. 

Subito sotto la chiesa, all’ interno di un bellissimo giardino, ci si può rifocillare con gustose granite e dolci indimenticabili come la ricotta  mantecata con ribes, frutta secca e scaglie di cioccolato modicano alle arance rosse…Mmm sento ancora il sapore in bocca!!  

La sera invece, da questo punto delle città, la vista sulla sua parte vecchia cambia moltissimo. Tante Piccole luci gialle sono disseminate per le casette di Modica e per un momento mi è sembrato di essere all interno di un presepe! Davvero magico. 

E ora andiamo a Noto, un’altra perla barocca, molto curata, raccolta e intima. L’ elegante Corso Vittorio Emanuele, presenta diversi palazzi e chiese in stile.

Bellissimi sono la piazza del Municipio e la Cattedrale di San Nicolò. Se poi volete avere una visione della città dall’ alto, salite sul campanile della chiesa di San Carlo al Corso. Alla fine della salita, si apre una terrazza da dove si rimane incantati dalla vista sui palazzi storici del corso da una parte e della vallata dall’altra. 

E per finire questa prima parte del mio viaggio nella Sicilia barocca, vi accompagno al bellissimo castello di Donnafugata.

Pensato fin dagli inizi come torre di guardia in epoca medioevale, divento’ poi residenza di campagna del barone di Donnafugata. Ora invece è di proprietà del comune di Ragusa. 

Il castello e’ conservato benissimo, i saloni e le stanze sono tutti arredati con i pezzi d’epoca. All’interno, si trova una ricca e meravigliosa collezione di moda e abbigliamento che spazia dal XVI al XX secolo: cappelli femminili, berretti maschili, ombrellini, scarpe, e ancora tantissimi e curiosi ventagli. Per questi ultimi sapevate che esisteva un vero e proprio codice di utilizzo? In base a come lo si maneggiava le donne esprimevano pensieri e idee…Beh bisognava essere esperti del codice per non incappare in fraintendimenti!! 

Pensate che la collezione rischiava di essere portata a Palazzo Pitti a Firenze ma la regione Sicilia si oppose senza riserve al trasferimento.

Oltre alla visita dei saloni e delle camere, il castello offre ai visitatori l’immersione nelle frescure del suo rigoglioso giardino, con piante secolari e magnolie enormi e per i più temerari c’è la sfida al labirinto….in cui perdersi!! Da vedere! 

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Termina qui la prima parte del viaggio in terra siciliana, nella prossima puntata scopriremo: Ragusa, Siracusa, Marzamemi e la bellissima Valle dei Templi di Agrigento! 

To be continued…